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Febbre nei bambini: Tachipirina o Nurofen?

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La febbre nei bambini è uno dei motivi più comuni di visita dal pediatra. Secondo la Società Italiana di Pediatria (SIP), la febbre non è una malattia, ma un naturale meccanismo di difesa dell’organismo. Nella maggior parte dei casi, non è necessario trattarla subito: si interviene principalmente se il bambino è irritabile, affaticato, non riesce a dormire o a mangiare. Nei neonati fino a 3 mesi, invece, ogni rialzo della temperatura va segnalato immediatamente al pediatra.

Quali farmaci usare per la febbre nei bambini

I farmaci più comuni per ridurre la febbre sono paracetamolo (Tachipirina) e ibuprofene (Nurofen), scelti in base all’età del bambino, alla sicurezza e alla gravità dei sintomi.

Paracetamolo: il farmaco più sicuro per i bambini

Il paracetamolo è considerato il farmaco di prima scelta per la febbre e il dolore nei bambini sopra i 3 mesi (fonte: AIFA, NHS, Mayo Clinic). Ha un’azione antipiretica e analgesica, ma non antinfiammatoria.

  • Forme disponibili: gocce, sciroppo, bustine orali, supposte (queste ultime in caso di vomito o rifiuto).

  • Dosaggio raccomandato: 10–15 mg/kg ogni 6–8 ore, senza superare i 60 mg/kg nelle 24 ore. Dosi superiori a 90 mg/kg/die possono essere tossiche per il fegato.

  • Precauzioni: informare il pediatra se il bambino sta assumendo altri farmaci.

Gli effetti collaterali sono rari se si rispettano i dosaggi e gli intervalli consigliati.


Ibuprofene: efficace ma da usare con cautela

L’ibuprofene è un antinfiammatorio non steroideo con azione antifebbrile e analgesica. È indicato nei bambini dai 6 mesi in su (in Italia si trova consigliato anche sopra i 3 mesi), solo se ben idratati (fonti: EMA, SIP, American Academy of Pediatrics).

  • Possibili effetti collaterali: gastrite, vomito, diarrea, rare reazioni renali o epatiche.

  • Dosaggio consigliato: 5–10 mg/kg ogni 6–8 ore, senza superare i 30 mg/kg nelle 24 ore.

  • Avvertenze: preferire la somministrazione a stomaco pieno e non usare in presenza di varicella, asma o altre patologie note.

L’ibuprofene non è raccomandato come prima scelta, ma può essere utile se il paracetamolo da solo non è sufficiente.

Alternanza tra paracetamolo e ibuprofene

Secondo le linee guida SIP e NICE, non è consigliato alternare paracetamolo e ibuprofene di routine. L’alternanza va fatta solo su indicazione medica, per periodi brevi e nei casi di febbre elevata resistente o dolore intenso. L’uso contemporaneo aumenta il rischio di errori di dosaggio e sovraccarico epatico o renale.

Quando contattare il pediatra

Contattare immediatamente il pediatra se:

  • Febbre nei neonati fino a 3 mesi

  • Febbre oltre 39 che dura da oltre 48 ore

  • Rigidità nucale, convulsioni, eruzioni cutanee sospette

  • Rifiuto totale di liquidi o forte disidratazione

  • Dolore non controllabile

  • Abbattimento o sonnolenza insolita


Conclusione

Per la febbre nei bambini, il paracetamolo rimane la prima scelta grazie al profilo di sicurezza più elevato. L’ibuprofene può essere un valido supporto, ma va usato con cautela. Il fattore decisivo è sempre il corretto dosaggio, l’uso del dosatore giusto e il monitoraggio dei sintomi. Con queste attenzioni, la febbre nei bambini può essere gestita in sicurezza ed efficacemente.

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