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I VACCINI COVID: A TEMPO DI RECORD UN AIUTO DETERMINANTE DURANTE LA PANDEMIA



L'epidemia da coronavirus Sars-Cov2 ha sconvolto il mondo, trovandolo impreparato. Per fortuna i vaccini ci hanno salvato dal tracollo. Il metodo più efficace al fine di prevenire e controllare la diffusione del virus è stato infatti quello della profilassi attiva mediante vaccinazione.


Cos'è un vaccino

Un vaccino è un preparato biologico che permette la genesi di una risposta immunitaria simile a quella causata dal contatto tra il microrganismo patogeno naturale (virus o batterio) e l’organismo ospite. Tale risposta, tuttavia, non va ad innescare segni e sintomi che caratterizzano la malattia naturale ma permette invece che il sistema immunitario crei una vera e propria memoria immunologica che consente allora la difesa dell’organismo, in maniera rapida ed efficace, qualora questo venga a contatto con l’agente patogeno naturale.


Una velocità mai vista

La messa a punto di un vaccino richiede in media 10-15 anni ma l’evento emergenziale che rappresenta la pandemia di COVID-19 ha permesso di ridurre notevolmente le tempistiche e nell’arco di un solo anno sono stati allestiti numerosi candidati vaccini.

Tra le numerose tipologie di vaccini troviamo:

  • Vaccini a subunità: sono costituiti da componenti del microrganismo (come polisaccaridi, proteine di superficie o tossine) che si comportano da antigeni;

  • Vaccini ad acidi nucleici: sono costituiti da frammenti di DNA o mRNA che codificano per molecole antigeniche dell’agente patogeno;

  • Vaccini vivi attenuati: sono costituiti da particelle virali attenuate mediante specifiche metodiche colturali di laboratorio che permettono di preservare la capacità di replicarsi, la capacità di stimolare la risposta immunitaria ma di ridurre invece la virulenza e/o patogenicità;

  • Vaccini inattivati: sono costituiti da particelle virali inattivate o uccise dall’esposizione al calore, a radiazioni o ad agenti chimici come la formalina o formaldeide. Le particelle virali perdono così la capacità di replicazione ma preservano comunque una certa immunogenicità anche se inferiore rispetto a quella indotta da vaccini vivi attenuati;

  • Vaccini a vettori ricombinanti: i vettori sono costituiti da virus o batteri e sono utilizzati per fornire geni microbici alle cellule dell’ospite vaccinato in modo da suscitare in questo la genesi di una risposta immunitaria;


mRNA, una nuova importante tecnologia

Il più rapido vaccino ad essere stato sviluppato è quello a mRNA di Pfizer/BioNTech, denominato Comirnaty BNT162b2. Ne è stato autorizzato l’uso emergenziale l’11 dicembre 2020 dalla FDA e la stessa, il 23 agosto 2021, lo ha ufficialmente approvato.

Come gli altri vaccini prodotti con la medesima tecnologia di sviluppo, è costituito da un frammento di mRNA inserito all’interno di nanoparticelle lipidiche. Quest’ultime ne facilitano la penetrazione all’interno delle cellule target a livello delle quali il frammento viene opportunatamente tradotto e così espresso in superficie come frammento antigenico in grado di stimolare una risposta immunitaria di tipo umorale e cellulare. Nel caso specifico del vaccino contro COVID-19, il frammento di mRNA codifica per la proteina Spike di SARS-CoV-2.

L’uso di vaccini a mRNA ha notevoli vantaggi, rappresentati dalla loro importante sicurezza, non infettività, facilità nella progettazione e produzione, nonché grande efficacia. Proprio in merito a quest’ultima, il vaccino BNT162b2, negli studi clinici di fase 3, ha mostrato un’efficacia del 94,6%.

Tra i vaccini a mRNA troviamo anche quello di Moderna, denominato mRNA-1273. Il 30 novembre 2020 Moderna ha presentato richiesta per l’autorizzazione all’uso emergenziale del vaccino e, poco dopo, ha ricevuto l’autorizzazione dalla FDA per l’uso al di sopra dei 18 anni. Nel maggio 2021 ne è stato autorizzato l’uso in emergenza anche nella fascia d’età 12-18 anni.



Bibliografia:

Mistry P, Barmania F, Mellet J, Peta K, Strydom A, Viljoen IM, James W, Gordon S, Pepper MS. SARS-CoV-2 Variants, Vaccines, and Host Immunity. Front Immunol. 2022 Jan 3 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35046961/)

Goodman & Gilman's the pharmacological basis of therapeutics. New York, McGraw-Hill. (2018) 21th ed.





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