Natale evoca immagini di paesaggi innevati e profumi di dolci, agrumi, cibo: arancia, cannella, abete bianco, pino, mandarino. Tutte "cose" che ci trasmettono sensazioni di familiarità, accoglienza, rilassamento, pace. L’olfatto ha una forte connessione con il passato, grazie a questo senso si risvegliano particolari ricordi e sentimenti. Gli odori hanno effetto sul sistema nervoso centrale, probabilmente interagendo con il sistema limbico, una parte del nostro cervello legata alle emozioni e ai ricordi. I nostri neuroni sensori olfattivi sono molto efficienti nel “catturare” le molecole degli olii essenziali. L’uso degli olii essenziali è antichissimo, il termine deriva da “quinta essenza”, nome coniato nel XVI secolo da Paracelso.
Cosa sono gli oli essenziali?
Il termine olii essenziale viene usato per indicare una miscela di sostanze organiche ottenute dalle piante aromatiche in corrente di vapore d’ acqueo o per spremitura dei tessuti vegetali (se si tratta degli olii ottenute dalle bucce degli agrumi). Con il termine essenza si indicano le sostanze all’interno della pianta, prima di essere estratte.
Uso degli oli essenziali
Le piante aromatiche e i loro olii sono utilizzate da migliaia di anni in ambito medico, culinario, rituale e liturgico in tutte le culture e anche in ambito terapeutico. Gli olii essenziali vengono usati tradizionalmente con vari scopi ma per un uso ottimale è meglio conoscerli approfonditamente: per questo consigliamo di venirci a trovare in farmacia.
Come si usano
Possono essere utilizzati in diversi modi:
per bocca: metodo molto efficace e rapido per sfruttare le proprietà degli olii essenziali. Non tutti sono però utilizzabili in questo modo. Si possono assumere 3 gocce per 2 volte al giorno diluite in un cucchiaino di miele, zucchero o pezzo di pane. Questa è un’indicazione generica, va adattata alla persona e al tipo di olio essenziale. Naturalmente anche le tisane sono un modo per assumerli per bocca, il maniera diluita e sicura. Consigliamo quindi questo metodo, specialmente per piante come timo, eucalipto, cannella, che in olio concentrato sarebbero più difficili da dosare;
inalazioni: si possono fare a secco mettendo alcune gocce di olio essenziale su un fazzoletto (5-6 gocce al massimo, solo 3 per i bambini), il tessuto trattiene più a lungo della carta. Oppure fare i fumenti: aggiungendo ad un po’ di acqua bollita e respirarne i vapori (3 gocce per gli adulti solo 1-2 per bambini, il vapore è un veicolo più efficace quindi si usano meno gocce);
sali: possono essere usati in caso di svenimenti e possono essere utilizzati anche nella vasca da bagno;
nebulizzati negli ambienti: sono ideali per purificare l’aria e creare ambienti più armoniosi e profumati;
massaggi: quando si vuole far penetrare le sostanze attive degli olii essenziali attraverso la pelle. Per praticare un buon massaggio tramite frizione, gli olii devono necessariamente essere diluiti in un veicolo adatto quale per esempio una crema base o un olio vegetale ( di mandorle, di jojoba, di germe di grano, ecc.). Un famoso rimedio medicinale in unguento a base di oli essenziali è Vicks Vaporub. usato da generazioni di persone, bambini e adulti .
La pericolosità degli oli essenziali
Si sconsiglia l’uso in gravidanza e bambini piccoli con meno di sei mesi e comunque non per ingestione. Alcuni sono da evitare per questo tipo di somministrazione. Altri invece, come l’arancio, possono essere fotosensibilizzanti. Chiedi sempre al tuo farmacista per orientarti nel miglior abbinamento olio essenziale/via di somministrazione.
Gli oli essenziali di Natale
Esistono delle fragranze che ci rimandano direttamente al periodo natalizio:
arancio dolce (Citrus sinensis), cannella (Cinnamomum), mandarino (Citrus reticolata): usati in pasticceria ma anche fatti evaporare, hanno un effetto purificante e trasmettono una sensazione di familiarità ed accoglienza. Questo effetto, come per tutti gli olii fatti evaporare nell’ambiente, non è il risultato di un meccanismo d’azione chimico ma legato al fatto che i “sensori“ del nostro naso sono collegati al nostro sistema limbico. Attenzione: se usato sulla pelle l’arancio è fotosensibilizzante
Abete bianco (Abies Alba): con il suo profumo fresco, oltre all’aria rinvigorisce anche i pensieri;
pino mugo (Pinus mugus): da anni usato tradizionalmente come rimedio per la tosse, ha un’azione espettorante e antisettica e balsamica
lavanda (Lavandula angustifolia): conosciuta per la preparazione dei sacchetti per profumare la biancheria o come olio per i diffusori con effetto rilassante, dal 1973 si sono iniziate a studiare la sua attività per un uso in capsule come ansiolitico (nome commerciale: Laila).
Bibliografia:
Congresso nazionale per la ricerca sugli oilii essenziali, nov 2014, ISS
Studio di alcuni olii essenziali nella pratica clinica, Università studi di Sassari, 2018
Studio proprietà antimicrobiche di olii essenziali, politecnico di Torino, 2021, Chiara Gallo
Comments