Dolore alle articolazioni ed impedimenti funzionali sono i segni distintivi dell'osteoartrosi, spesso definita semplicemente artrosi.
Le articolazioni
Si pensa che la cartilagine articolare, quello strato madreperlaceo che ricopre le ossa, sia un cuscinetto assorbente degli shock. In realtà , è una superficie liscia a bassa frizione che permette il normale scivolamento delle articolazioni. La maggior parte del carico viene infatti assorbito da parte di altri tessuti, come i muscoli periarticolari o il menisco (nel ginocchio). Nella capsula articolare, tra le due ossa, sono presenti anche dei liquidi come acido ialuronico, che fornisce viscosità , e lubricina, una sostanza che protegge la superficie articolare. Le fibre di collagene infine forniscono la forza tensiva e formano una rete che trattiene i proteoglicani, fornendo resistenza. Grazie a questo sistema complesso, le articolazioni proteggono le ossa, dandoci movimento e agilità per anni e anni.
Come si sviluppa l’artrosi
I primi cambiamenti patologici dell'osteoartrosi sono visibili come un gonfiore della cartilagine, dato dall'allentamento delle fibre di collagene, permettendo ai proteoglicani di attrarre acqua ed espandersi. Purtroppo la cartilagine ha una capacità di riparazione limitata e, una volta che il collagene è degradato e perso, non viene rimpiazzato. Contemporaneamente, le ossa si deteriorano, in quanto non vengono più protette dalla cartilagine, e i tessuti molli circostanti, come legamenti, capsula articolare e menisco (nel ginocchio) contribuiscono all'infiammazione, deteriorandosi.
Fattori di rischio
Ci sono molti fattori che causano o accelerano l'osteoartrite. Innanzitutto l'età , che favorisce lo sviluppo. Un danno alle articolazioni come un incidente mostra segni evidenti di cambiamenti patologici già entro 10 anni, sotto forma di sfilacciamento dei legamenti. Ovviamente il peso corporeo è un fattore di rischio, non solo per anca e ginocchio, ma anche per la mano, secondo molti studi, probabilmente a causa del contributo metabolico alla malattia. Infine, la genetica gioca un ruolo, a causa di alcune mutazioni sui geni del collagene.
Trattamento non farmacologico
L'esercizio fisico continuo, meglio se unito a calo ponderale, sono le basi del trattamento dell'artrosi. In alcuni studi l'attività fisica ha mostrato effetti su dolore e funzionalità corporea paragonabile all'uso di antinfiammatori. Esercizio aerobico e rafforzamento solitamente sono sufficienti a migliorare i principali sintomi. La perdita del 10% del peso corporeo è stata invece associata alla riduzione del 50% del dolore, in persone con artrosi al ginocchio. Si consiglia anche per chi ha artrosi all'anca, ovviamente. Ginocchiere e presidi come girelli e bastoni migliorando il dolore, soprattutto in coloro che hanno disallineamenti non correggibili.
Trattamenti farmacologici
Chi non risponde a sufficienza ai trattamenti sopra descritti, solitamente trova miglioramento da farmaci come paracetamolo (Tachipirina) e FANS (vedi articolo), anche topici (vedi articolo), ma anche terapia del calore oppure cerotti/creme a base di capsaicina, che è il principio attivo del peperoncino. I medici possono anche ricorrere ad infiltrazioni con cortisone, per facilitare l'attività fisica e diminuire il dolore. In alcuni casi si ricorre alla chirurgia, sostituendo l'intera articolazione, come nei casi di protesi al ginocchio o anca.
Bibliografia:
Monografie UpToDate (https://www.uptodate.com/contents/overview-of-the-management-of-osteoarthritis?search=osteoartrite&source=search_result&selectedTitle=1~150&usage_type=default&display_rank=1)
Neogi T. The epidemiology and impact of pain in osteoarthritis. Osteoarthritis Cartilage. 2013 Sep (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23973124/)
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