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LA SINDROME DELL'OCCHIO SECCO: UN PROBLEMA IN AUMENTO



La sindrome da occhio secco è una patologia multifattoriale della superficie oculare, che perde omeostasi del film lacrimale.


Cos'è

Questa condizione sta aumentando sempre più tra la popolazione, con percentuali che si aggirano intorno al 6%. I fattori di rischio sono molteplici, tra cui l'età, l'uso di lenti a contatto e gli ambienti a bassa umidità. Sembra che in Asia (soprattutto Cina, Tibet e Corea) sia più diffusa. I sintomi principali sono: occhio secco, arrossato, irritato, bruciore oculare, sensazione di corpo estraneo, iperlacrimazione paradossa, sensibilità alla luce, vista annebbiata.


Da cosa è causata

Il film lacrimale è composto da acqua, muco e lipidi. Un film sano necessita di interazione sinergica tra ghiandole lacrimali, palpebre e superficie oculare. Se uno dei tre "funziona male", c'è rischio di sindrome dell'occhio secco. Le cause possono essere:

diminuzione nella produzione lacrimale - distruzione o disfuzione della ghiandola lacrimale, con ridotto volume di fluido acquoso, porta a iperosmolarità del film lacrimale, ovvero ad una condizione in cui c' poca acqua e quindi l'occhio s'infiamma. La patologia che ha questa disfunzione tra le sue caratteristiche principali è la sindrome di Sjögren (malattia autoimmune con diminuzione della funzione ghiandolare sistemica). Tuttavia una grande parte di chi soffre di sindrome dell'occhio secco non soffre di Sjögren e si pensa che ci sia un'ostruzione dei dotti lacrimali, dovuta all'età oppure abuso di lenti a contatto.

- aumento della perdita da evaporazione - una perdita eccessiva di acqua dalla superficie lacrimale porta ad instabilità del film e ad infiammazione. Spesso questa è causata da una disfunzione delle ghiandole di Meibonio, conosciuta anche come blefarite posteriore. Nell'occhio che sta bene, la mucina permette l'allargamento del film lacrimale fino a formare una membrana, con lo strato lipidico che forma una barriera all'evaporazione. Se ci sono anormalità dello strato lipidico, la parte acquosa evapora e l'occhio dà i classici sintomi di secchezza.


Il legame con lo smartphone

Un recente studio apparso su Nature ha ipotizzato il legame tra questa sindrome e l’uso di smartphone. Non si tratta sicuramente della prima ipotesi di questo tipo, tuttavia il target di questo studio sono i giovani gamer, ovvero coloro che trascorrono molto tempo giocando davanti a smartphone e monitor del computer. Lo studio ha coinvolto 36 ragazze/i tra i 6 e 15 anni, che hanno giocato per un’ora con lo smartphone. Si è visto un aumento dei sintomi di secchezza, disagio e stanchezza nei bambini, ma nessun cambiamento sulla funzione del film lacrimale. La velocità di ammiccamento è diminuita e l'intervallo è aumentato entro il primo minuto di gioco allo smartphone. Questo effetto è stato mantenuto per tutta un'ora di gioco.

Altri studi condotti su bambini in età scolare con secchezza oculare hanno mostrato una riduzione dei sintomi oculari dopo la cessazione dell'uso dello smartphone per un mese. Il sintomo di stanchezza e disagio riscontrato in questo studio è in linea con i risultati precedenti negli adulti, suggerendo che vi è un impatto importante dell'uso dello smartphone sull'affaticamento visivo.




Bibliografia

Monografia Dry eye Disease UpToDate (https://www.uptodate.com/contents/dry-eye-disease?search=lacrime%20artificiali&source=search_result&selectedTitle=1~130&usage_type=default&display_rank=1)

hidi-Egboka, N.C., Jalbert, I. & Golebiowski, B. Smartphone gaming induces dry eye symptoms and reduces blinking in school-aged children. Eye (2022) (https://www.nature.com/articles/s41433-022-02122-2#citeas)




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