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MAL DI TESTA TENSIVO, EMICRANIA, CEFALEA A GRAPPOLO: RICONOSCERE, CURARE E PREVENIRE

Aggiornamento: 6 ott 2023



Il mal di testa è un'esperienza comune e uno dei motivi più diffusi che portano ad una visita medica. I mal di testa primari sono quelli senza una causa strutturale definita e rappresentano la maggior parte. Queste patologie causano grande disabilità in tutto il mondo, non hanno base psicologica né sono correlate alla vita moderna, pur peggiorando in seguito allo stress.


Mal di testa primari e secondari

Di questo gruppo fanno parte emicrania, mal di testa tensivo, cefalea a grappolo.

Emicrania e cefalea a grappolo sono classificati come disordini neurovascolari oppure disordini del sistema endogeno di modulazione del dolore antinocicettivo. Questi mal di testa attivano i sistemi che facilitano il dolore e non sopprimono i segnali di comunicazione e processamento del dolore. Il motivo per cui alcune persone non ne soffrono in tutta la vita probabilmente riflette il modo in cui il sistema nervoso e vascolare è strutturato.

I mal di testa secondari sono riflesso di una patologia sottostante, piuttosto rari rispetto agli altri. Mal di testa secondari sono causa di abuso di farmaci, talvolta conseguenza della sospensione di una medicina, problemi vascolari, mal di testa da aumentata pressione intracranica, conseguenza di un trauma cervicale o di infezioni.


Emicrania

Colpisce il 20% della popolazione, più comune nelle donne che negli uomini e generalmente episodica. Chi ne soffre spesso ha un "segnale" per uno o più giorni, prima che sopraggiunga il dolore, ad esempio sbadigli, stanchezza, aumento della minzione o addirittura eccitazione. E' un tipico sintomo del fine settimana (emicrania del weekend). Il dolore è generalmente unilaterale (da un lato solo), pulsante e aggravato dal movimento. Si associano nausea, fastidio ai suoni e alle luci.

Nel 30% c'è la cosiddetta aura, un sintomo che si sviluppa da 5 minuti ad 1 ora, con luci lampeggianti, linee a zig-zag o "buchi" della vista, che appaiono neri o sfuocati.

Si cura con paracetamolo (Tachipirina), almeno 1000 fino a 3000 milligrammi al giorno. In associazione o alternativa, FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), come ibuprofene o naprossene. Il medico può scegliere di usare un'altra classe di farmaci come i triptani.

Tra i consigli non farmacologici, va ricordato di mangiare regolarmente, idratarsi adeguatamente, dormire e fare esercizio fisico. Evitare caffeina oltre i 2-3 caffè espresso al giorno e possibilmente anche alcool. La terapia cognitivo comportamentale può aiutare, evitando sintomi depressivi correlati.

La prevenzione è basata sull'uso di un ampio gruppo di farmaci, prescritti dal medico (flunarizina e topiramato), mentre tra gli integratori il magnesio ad alta biodisponibilità può dare risultati.


Cefalea tensiva

Si tratta di un mal di testa diverso dall'emicrania, che riguarda fino al 60% della popolazione, almeno una volta nella vita. Anziché pulsare, il mal di testa tensivo si avverte come una stretta o una pressione intorno alla testa, senza nausea o sintomi annessi. La prevenzione si basa soprattutto su tecniche di rilassamento e resistenza allo stress. Farmaci come paracetamolo e FANS (ibuprofene, naprossene, ketoprofene) sono generalmente efficaci.


Mal di testa a grappolo

Si caratterizza per un dolore molto intenso e debilitante. Si presenta a cicli annuali, nella stessa stagione ed orario (spesso notturno). Il dolore sopraggiunge rapidamente, solo da una parte e tipicamente attorno alle orbite oculari e tempie. Gli attacchi durano da 15 minuti a 3 ore, talvolta associati a lacrimazione, edema oculare, congestione nasale, sudore e agitazione. Talvolta c'è un fattore scatenante ambientale, come alcool, profumi, esercizio, temperatura alta. A differenza dell'emicrania, chi soffre di questo mal di testa preferisce uscire di casa e stare da solo. Il trattamento è basato sull'uso di farmaci della classe dei triptani, ma anche l'inalazione di ossigeno puro per 15 minuti si è rivelata efficace. Esistono vari farmaci usati in prevenzione, sia degli episodi acuti che cronici, mentre in cura si usano anche paracetamolo e FANS, come negli altri.


Bibliografia:

Neurology, a clinical handbook di C.Clarke - Wiley (2022)




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